Tecnologie accessibili e facilitazioni digitali per dare risposte concrete ai viaggiatori con disabilità o esigenze specifiche
Nella sola Europa sono ben 130 milioni le persone con disabilità o esigenze specifiche e, di queste, almeno 50 milioni viaggiano regolarmente per turismo. Un bacino di utenza dunque molto vasto, che cresce di anno in anno. “Negli ultimi vent’anni – precisa Alessandro Montanari CEO di Liberacta – i viaggiatori con bisogni speciali sono passati dal 12 al 38 per cento, con una conseguente maggiore necessità di strutture attrezzate, percorsi di visita accessibili e tecnologie pensate per essere fruibili da tutti”.
Non c’è dubbio che la digitalizzazione dell’offerta sia per questa specifica tipologia di utenti ancora più urgente di quanto in ogni caso sia anche per il resto dei viaggiatori. E Liberacta e Cityfriend hanno deciso di rispondere insieme, in modo concreto, a questa necessità.
Di cosa si occupano esattamente le due aziende?
Liberacta è una PMI innovativa nata nel 2017, focalizzata nelle soluzioni B2C basate su moderne Architetture a Servizi e tecnologia BlockChain, rivolte in generale alla interazione verso i cittadini/consumatori, e in particolare soluzioni per la fruizione delle risorse culturali e turistiche del territorio in modalità partecipativa e inclusiva. Cityfriend è nata due anni dopo: è una startup che propone sia servizi per gli operatori turistici che per i viaggiatori con disabilità. Al B2B propone formazione, mappatura dell’accessibilità dei territori e delle strutture ricettive, per il B2C accoglienza, accompagnamento e facilitazione attraverso la figura del Cityfriend, vale a dire di un esperto del turismo accessibile formato per rispondere alle esigenze dei viaggiatori con esigenze specifiche.
Dunque, concretamente, che cosa possono aspettarsi da voi gli operatori del settore?
Forniamo servizi di consulenza per analizzare le effettive condizioni di accessibilità e sostenibilità sociale dei vari prodotti o delle proposte turistiche, supportandoli poi nell’organizzazione e nella gestione di servizi personalizzati sfruttando l’innovazione tecnologica.
Esperienze significative già messe in campo nel settore turistico?
Insieme abbiamo realizzato due importanti progetti di innovazione digitale. Lombardia Inclusive Experience è stato il primo, per la Regione Lombardia. Si tratta di una piattaforma che, grazie alla partecipazione di associazioni e operatori specializzati in turismo accessibile, raccoglie l’offerta del territorio e la rilascia ai fruitori secondo i diversi parametri di accessibilità.
Il secondo progetto è stato invece in Piemonte.
Esattamente, si chiama WITA, Wikimuseo Inclusivo Turin Automotive. È sempre una piattafoma collaborativa che supporta le esperienze di visita a tema automotive sul territorio. Grazie alla tecnologia 5G sono abilitati contenuti multimediali e di realtà virtuale abbinati ai percorsi, con focus di approfondimento sui punti di particolare interesse. Tutto questo fruibile ad ogni target di pubblico, dal visitatore singolo alle associazioni, alle scuole.
Nuovi progetti in vista per il mondo dei viaggi?
Stiamo sviluppando un progetto di respiro nazionale, ITINEX, una piattaforma per agevolare la fruizione delle risorse culturali e turistiche del territorio italiano in modalità inclusiva, con una declinazione dell’offerta sulle diverse tipologie di disabilità. Vogliamo fare in modo che tutti i visitatori possano partecipare alle attività in modo attivo, proprio secondo le regole dell’approccio wiki. E lo faremo sviluppando anche esperienze di gamification da fruire durante la visita, creando tour virtuali interattivi, rendering 3D e molto altro.
Il nostro desiderio è affiancare in modo creativo, proattivo e affidabile tutti quegli operatori del settore che investono tempo e risorse sull’accessibilità e sulla sostenibilità sociale, innescando la trasformazione necessaria per rispondere alla sfida degli obiettivi ESG anche in ambito turistico.